e lo scazzo del 22 dicembre

in tilt. ecco come mi sento. talmente in tilt che nn so da dove cominciare. Le mie storie a metà cominciano a tormentarmi troppo. i miei silenzi anche con me stessa mi confondono più che mai e mi rendono immobile. quella paura di ascoltarmi che nn mi prendeva da tempo mi soffoca. ca**o. Perciò riprovo da qui. in uno spazio anonimo dove poter cercare di chiarirmi un po' i pensieri o quantomeno cominciare a dare sfogo a qualcosa. La crisi di una trentenne? può darsi. stanca di nn avere la persona giusta e reale con la quale poter condividere tutto. e se finissi per nn riuscire proprio più a farlo? a nn esserne più capace? gommosa. mi sento così. di materia informe. e lui mi manca. ma può mancarmi? no. perchè nn è poi tanto reale  anche se è la cosa che più mi ha arricchito l'esistenza negli ultimi tre, quattro mesi. E il Natale uccide. si fanno i conti con le cose che vorremmo e che siamo, quelle che sogniamo, quelle che dovrebbero esserci a quest'ora. E' così difficile. e ultimamente troppo difficile sopportare i miei momenti di solitudine, in cui sento chiaro che c'è qualcosa che nn va. nn mi amo abbastanza se nn amo stare sola con me.