Ascolto Bill Evans mentre, un po' irrequieta, aspetterei che mi chiamassi...e su! non lo fai? perchè? ad un certo punto scapperò in palestra ma vorrei proprio che tu mi "videochiamassi"...ora.
un po' di piano(forte) per alleggerire attese e tensione, pensieri e desideri. e tu probabilmente non mi chiamerai. se è così, così deve andare. e "stabbene"..!..credo..
Almeno qualke riga qui per esorcizzare la tua presenza-assenza, la mia attesa passiva, chiedendomi se sia giusto o meno non far nulla. mi starei stufando brutto scemo. nn chiami allora? :( che stress questa storia. e quando me ne libero? quando lo capirai?...fra poco scappo e torno da me. anche questo è bello :) sono una persona talmente adorabile... ^_^ e un po' più magica di te (I Love You)
Informazioni personali
- una timida
- ubriaca al punto giusto da poter scrivere senza timidezze quel che vuole qui su questo blog.
martedì 15 marzo 2011
lunedì 14 marzo 2011
:D e continuo a sorprendermi...Intnto "verano porteno"
(..incredibile che sia involontariamente io stessa a sorprendere me stessa......i segni,....!!!)
poi i passi che metto avanti, le note, le mie note. Al momento ascolto violini della furia di un tango di Piazzolla che ancora non mi fa dormire (sono le 2,53 del mattino). mi riportano ad atmosfere di sere magiche d'estate, quelle però piene di cose forti e autentiche che non fuggiranno mai ... notti sognanti in una penombra piena di musica, nelle ombre dolci piene di tanghi. momenti in cui si incontravano occhi che si appartenevano e si apparterranno per sempre. quattro occhi profondi come le emozioni e le incomprensioni che correvano sulle corde di un violino sotto il cielo stellato.
ora posso andare a dormire, notte.
poi i passi che metto avanti, le note, le mie note. Al momento ascolto violini della furia di un tango di Piazzolla che ancora non mi fa dormire (sono le 2,53 del mattino). mi riportano ad atmosfere di sere magiche d'estate, quelle però piene di cose forti e autentiche che non fuggiranno mai ... notti sognanti in una penombra piena di musica, nelle ombre dolci piene di tanghi. momenti in cui si incontravano occhi che si appartenevano e si apparterranno per sempre. quattro occhi profondi come le emozioni e le incomprensioni che correvano sulle corde di un violino sotto il cielo stellato.
ora posso andare a dormire, notte.
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